Che cosa è la biomassa legnosa
La vegetazione del pianeta è un magazzino naturale di energia.

La materia di cui è composta si chiama biomassa organica.

Attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana si producono le biomasse, durante il quale, grazie all'energia solare, l'anidride carbonica atmosferica e l'acqua del suolo si combinano. Nei legami chimici di queste sostanze è immagazzinata la stessa energia solare che ha attivato la fotosintesi. La fotosintesi è importantissima perché nutre la vita sulla Terra e perché asporta dall’atmosfera tonnellate di carbonio, con un contenuto energetico dell’ordine di miliardi di tonnellate equivalenti di petrolio, parte importante del fabbisogno energetico mondiale annuo. Bruciando le biomasse, l'ossigeno atmosferico si combina con il carbonio in esse contenuto, mentre si liberano anidride carbonica e acqua e si produce calore. L'anidride carbonica torna nell'atmosfera e da qui è nuovamente disponibile ad essere re-immessa nel processo fotosintetico perprodurre nuove biomasse.

Le biomasse, dunque, sono una risorsa rinnovabile.

In campo energetico, il termine “biomassa” indica diversi prodotti di origine principalmente vegetale, e solo in misura minore animale, utilizzati per produrre energia: residui agricoli e forestali ( trasformati in cippato di legname di varia pezzatura, prodotti biotriturati con macchinari appositi), scarti dell’industria del legno, come trucioli e segatura (trasformati in pellet, bricchetti ecc) , "coltivazioni energetiche" (ovvero piante espressamente coltivate per scopi energetici), scarti delle aziende zootecniche e residui agro-alimentari (residui delle coltivazioni destinate all’alimentazione umana o animale come la paglia).